Il Patto del Sottobicchiere
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Foto di Andrea Angiolino - riproduzione vietata | Foto di Andrea Angiolino - riproduzione vietata |
Il Patto del Sottobicchiere
(Norimberga, 4 febbraio 1988)
Questa è l’immagine del retro (e del meno noto fronte) di quello che probabilmente è il sottobicchiere da birra più importante di tutti i tempi.
La sera del 4 febbraio 1988, al termine di una giornata della Fiera del Giocattolo di Norimberga, in un ristorante del centro cittadino si tenne la Perlhuhn-Abend, evento conviviale come i tanti organizzati per consuetudine da editori e associazioni durante la kermesse, salvo che questo sarà destinato a rimanere impresso nella storia del game-design. Letteralmente la “Serata della Faraona”, patrocinata da Reinhold Wittig prorpietario della Edition Perlhuhn di Gottinga.
La notizia del giorno era che il noto editore Ravensburger aveva rifiutato di apporre il nome di un autore sulla scatola di un gioco. Al termine di possiamo solo immaginare quali discussioni, alcuni fra i più noti autori tedeschi di giochi presero un semplice sottobicchiere da birra e vi impressero la loro firma, trasformandolo in un documento epocale. I presenti, su iniziativa dello stesso Wittig, sottoscrissero una sola semplice promessa:
“Keiner von uns gibt ein Spiel an einen Verlag, wenn sein Spiel nicht oben auf der Schachtel steht.”
Nessuno di noi consegnerà un gioco a un editore se il suo nome non appare in cima alla scatola.
Il giorno seguente altri autori vennero contattati in fiera ed alla fine sul sottobicchiere si contano 13 firme: Reinhold Wittig, Helge Andersen, Hajo Bücken, Erwin Glonnegger, Dirk Hanneforth, Knut Michael Wolf, Wolfgang Kramer, Joe Nikisch, Gilbert Obermeier, Alex Randolph, Johann Rüttinger, Roland Siegers e Ilse Dreher-Plonka.
Seppure inizialmente considerata una trovata scherzosa, quella serata sancì la nascita del fondamentale principio del riconoscimento dell’autore di giochi, e diventò l’ispirazione fondativa della Spiele-Autoren-Zunft (SAZ), la gilda degli autori di giochi nata tre anni dopo.
Da allora, attraverso molte altre iniziative e “battaglie”, il riconoscimento della paternità creativa nel mondo del game-design è diventato uno standard, che però necessita di essere ribadito soprattutto nel tempo presente così permeato dalle Intelligenze Artificiali.
Il sottobicchiere originale, passato alla storia come Bierdeckel-Proklamation, è oggi conservato all’Archivio tedesco dei giochi di Norimberga, testimone di un gesto piccolo nell’atto ma gigantesco nelle conseguenze. In Italia è stato esposto per la prima e finora unica volta in occasione della mostra Alex Randolph regista di Giochi ospitata nelle sale del Palazzo Ducale di Lucca durante Lucca Comics 2022, a cura di Andrea Angiolino e Tiziano Antognozzi.